Il territorio di San Donaci ,in poco più di 34,00 kmq di superfice è racchiusa l’essenza del Salento : il clima con il suo sole e il suo vento , è fortemente influenzato dal “Mare Nostrum” , che anche se non lambisce fisicamente questa terra , lo accerchia su due lati tramite il Mare Jonio e il Mare Adriatico , situati a identica distanza .
Attraversando questo territorio in determinati periodi dell’anno si possono sentire gli odori emessi dalle coltivazioni principali , vigneto con il suo “Negramaro” e le distese di oliveti “chiusi” da muretti a secco .
Tra i beni architettonici che questo territorio nasconde vi sono sparse una ventina di masserie di varie tipologie , che vanno dalla masseria a corte , al villino-masseria e alla masseria a torre , oltre al tempietto paleocristiano di “Santo Miserino” che si trova a poche centinaia di metri da quella che in molti individuano come la linea di demarcazione tra il territorio caduto in mano Longobarda , e la roccaforte bizantina di cui San Donaci fa parte , il cosiddetto “Limitone dei Greci” .
Come non ricordare poi i prodotti tipici che Sandonaci offre , dal vino e l’olio , con le sue cantine ed una Cooperativa tra le più longeve della Puglia , ai prodotti da forno , ai ristoratori .
Uscendo dai confini del territorio di “San Donaci” a circa 10 km , sulla collina di Sant’Elia nascosta tra i muretti a secco e ulivi , è ubicata la chiesa della ” Madonna Dell’Alto” di probabile origine cristiana fu ricostruita tra la fine del XII secolo e la prima metà del XVII secolo , dall’ alto di questa collina è possibile ammirare l’intera “Valle della Cupa”.
Nota : Alcune notizie storiche e territoriali sono fornite dal Laboratorio per il Paesaggio “Fonte Rivalis” tratte dalla guida “Pedalando Verso Sud nel Salento , da San Donaci” di Dolores Bardicchia e Francesco Panna .